Skip to main content
x
13 settembre - giornata mondiale della sepsi

Oggi 13 settembre e’ la Giornata mondiale della sepsi: il nemico invisibile di ieri resta una sfida attuale; non è solo una ricorrenza: è un invito a riflettere su come la memoria possa guidare la sanità di oggi.

A metà Ottocento, Ignaz Semmelweis intuì che il semplice gesto del lavaggio delle mani poteva salvare migliaia di vite. La sua azione fu osteggiata per diversi motivi, che ci aiutano a capire perché la sua figura è così potente come simbolo:

  • Contrasto con la medicina dominante. Siamo a metà Ottocento, quando la teoria dei germi non era ancora conosciuta (Pasteur la svilupperà solo qualche decennio dopo). L’idea che “le mani sporche dei medici” potessero trasmettere malattie era considerata offensiva e riduttiva per la classe medica.
  • Mancanza di prove “scientifiche” accettate. Semmelweis aveva osservazioni cliniche solide (la riduzione drastica della mortalità puerperale dopo l’introduzione del lavaggio delle mani con cloruro di calcio), ma non poteva spiegare il meccanismo biologico. Senza un fondamento teorico, le sue conclusioni furono bollate come “empiriche” e poco credibili.
  • Resistenza al cambiamento. Molti medici non volevano modificare le proprie abitudini. Il lavaggio delle mani veniva percepito come un’umiliazione o una perdita di tempo.
  • Carattere di Semmelweis. Era brillante, ma anche impulsivo e polemico. Scriveva testi accusatori verso i colleghi: “assassini delle madri”, attirandosi rancori e inimicizie. Questo rese ancora più difficile l’accettazione delle sue idee.
  • Esito personale drammatico. Fu isolato, screditato e infine internato in un manicomio, dove morì nel 1865. Solo anni dopo, con Pasteur e Lister, la comunità scientifica riconobbe la validità delle sue intuizioni.

Le sue scoperte furono osteggiate perché in anticipo sui tempi, ma oggi sappiamo che aveva ragione: l’adesione all’igiene delle mani può ridurre fino al 50% delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).

La sepsi insorge quando l’organismo reagisce in modo eccessivo e fuori controllo a un’infezione, innescando una cascata infiammatoria capace di compromettere rapidamente gli organi vitali fino a evolvere in shock settico; nel mondo colpisce fino a 50 milioni di persone all’anno e causa globalmente circa 11 milioni di decessi; eppure in Italia:

👉 Questo è più di un dato clinico: è una sfida organizzativa e culturale. Prevenire la sepsi significa investire informazione, sorveglianza precoce e rapidità dei percorsi clinici.

Con Erone Onlus vogliamo portare questo messaggio oltre la giornata di oggi: trasformare il coraggio di Semmelweis in un impegno concreto per la sanità di domani.

#WorldSepsisDay #EroneOnlus #Sanità #DirezioneSanitaria #HospitalManagement

Condividi